La commissione Europea ha introdotto il REGOLAMENTO SULLA PROTEZIONE DATI( GDPR) ed è entrato in vigore il 25 MAGGIO 2018 ed ha mandato in soffitta il testo unico italiano del 2003.
🔒 🔒 IGNORARE NON E’ UNA BUONA STRATEGIA 🔒
Il testo che prenderà il posto nel nostro Paese dell’attuale codice della Privacy ( n. 196/2003), detta le disposizioni sul diritto all’oblio, sul diritto di trasferire i dati ad altri fornitori di servizi e di essere informati in caso di violazioni, sul consenso (chiaro ed informato) al trattamento dei dati personali e sull’obbligo per le imprese di utilizzare linguaggi comprensibili nelle informative a pena di sanzioni che possono arrivare fino a 20 milioni di euro ovvero al 4% del fatturato annuo per i trasgressori.
Con il nuovo regolamento “è stato finalmente dato ordine per un mercato digitale finora dominato indiscriminatamente dai colossi del web americani, che ora dovranno invece rimboccarsi le maniche per allinearsi”.
Le principali ragioni per cui il regolamento è stato introdotto sono le seguenti:
–Obbligare le aziende a operare in modo più trasparente circa la raccolta e l’utilizzo dei dati;
-Migliorare la protezione dei dati e prevenirne la violazione,
-Stabilire controlli potenziati e maggiore reattività per prevenire la fuga dei dati;
I nuovi regolamenti rivestono un ruolo fondamentale in un’epoca in cui il volume dei dati è sempre più massiccio e le minacce crescono a un ritmo vertiginoso.
QUALI AZIENDE E PAESI SARANNO INTERESSATI.
Il GDPR non interessa soltanto le aziende che trattano dati riservati, ad esempio quelle che operano nel settore sanitario o finanziario, ma tutte quelle che trattano dati personali, ovvero la maggior parte delle aziende di oggi.
Inoltre, le piccole e medie imprese stanno diventando sempre di più l’obiettivo preferito degli hacker, poiché in genere adottano sistemi di informazioni meno sicuri e più facilmente violabili.
A partire dal 25 maggio 2018 il Regolamento Ue 2016/679, altrimenti detto General Data Protection Regulation (Gdpr), diventa applicabile in tutti i Paesi membri dell’Unione europea.
L’insieme di norme disciplina il trattamento e la circolazione dei dati personali relativi alle persone fisiche e a quelle giuridiche, ovvero cittadini e organizzazioni.
Gli utenti così come dichiarati dalla Commissione europea, sono quelli di creare uno standard più semplice per il trattamento dei dati, creando anche uno status di certezza giuridica che accompagni il trasferimento di dati dall’interno all’esterno dell’Europa.
Lo scopo principe è mettere in condizione i cittadini europei di avere maggiore fiducia in quelle tecnologie che sono già volano dell’economia e lo saranno sempre di più e, nel contempo, quello di diffondere la mentalità necessaria alle aziende per trattare la privacy al pari di qualsiasi altro processo aziendale.
Chiedere info per mettersi in regola: studioflomar@gmail.com—direzione@flomargroup.it